In queste pagine foto e descrizione dei posti.
Meno quasi sicuramente nessun dato su consumi ricariche ed altro ma una valutazione delle strutture turistiche,
specialmente dei ristoranti 😅.
Meno quasi sicuramente nessun dato su consumi ricariche ed altro ma una valutazione delle strutture turistiche,
specialmente dei ristoranti 😅.
Questa è la prima struttura, carina, receptionist professionali, con piscina e accesso al giardino. Prezzo buono, considerando la ricarica offerta ai clienti.
Abbiamo iniziato il nostro rapporto con i cibi francesi, con una baghetteria, la Boulangerie Le Moulin de Païou 😬. Inizio soft.Cliccando sulla mappe si leggono meglio tappe. Attenzione questo percorso è quello che raggiunge tutte le 8 strutture alberghiere. Poi i percorsi giornalieri ve li condivido (mettetevi comodi, sarà una lunga settimana.)
Come già fatto lo scorso anno, abbiamo cercato strutture che permettessero la ricarica di notte per poter partire la mattina successiva con il pieno di elettroni. Non tutte lo fanno gratis. Rispetto al viaggio dello scorso anno in Danimarca, abbiamo trovato meno strutture attrezzate per la ricarica. Devo dire che visti i prezzi molto più bassi in Francia dei SuC, non è stato molto vincolante la presenza della colonnina, come parametro prioritario per la scelta della struttura Delle 8 sistemazioni che abbiamo valutato, solo tre avevano la possibilità di ricarica. La prima compresa nel prezzo e le altre due con un forfè di 15 euro. Ecco, a seguire, una tabella con i nomi degli hotel, le caratteristiche delle colonnine e il costo applicato per kWh.
Ecco le strutture dove abbiamo
deciso di soggiornare durante il nostro viaggio in elettrico, con la possibilità di ricaricare direttamente sul posto.
In media, durante il mese di agosto 2023, abbiamo trovato questi
prezzi per le ricariche presso i
Tesla Supercharger:
Italia 0,44 €/kWh
Francia 0,37-0,29 €/kWh
Come detto, abbiamo caricato quasi sempre nei punti tesla.
2 strutture ci hanno praticato un prezzo a forfè
Qui ci sono i percorsi fatti per raggiungere gli alberghi, i consumi e le ricariche effettuate.
La prima tappa, la più lunga, è stata una bella prova di pazienza. Cercherò di spiegarlo, meglio più avanti.
Come al solito, le medie non sono alte, perché c'è compresa una pausa pranzo,
una (o due sai con l'età) fermate strategiche.
Negli spostamenti quasi sempre c'è anche una visita ad una chiesetta/castello/o scogliera tra le due tappe.
Questi sono i dati ricavati dal paddone, che conteggiano solamente l'energia consumata durante il movimento.
I valori non tengono conto delle soste con l'aria condizionata accesa, delle dispersioni durante la ricarica, della sentinella e di tutti
i consumi accessori.
In fondo nella tabella riassuntiva dei costi troverai il valore LORDO cioè tutta l'energia immessa.
Questa volta dividerò in più pagine il racconto. In questa prima raccolgo i dati di percorrenza e le statistiche di consumo con i costi, che creano tante fake news presso i dieselari. Nelle pagine a seguire descriverò più il viaggio con qualche bella foto. Anche quest'anno non sono poche. A poi non mi devo dimenticare di raccontare LA DISGRAZIA
La partenza anche quest'anno, non è stata delle migliori. Poco prima delle 8 siamo pronti, ma sulla a14 all'altezza dello svincolo per Ravenna, c'è coda per un auto in fiamme (sarà elettrica?) 😬. Persi i primi 50 minuti sulla tabella. Prima sosta di ricarica al suc di Piacenza. Ok, è il giorno prima di ferragosto, ma nel raggio di 500 metri tutto sprangato. Che pessima figura con i colleghi, 2 tedeschi un olandese. Devo usare il bagno chimico (no non dire nulla). Accorcio la sosta e riparto di slancio verso il prossimo suc di Moncalieri.Anche qui siamo presso un hotel, ma sembra che i servizi non siano accessibili. Devo spostarmi alla stazione, dove trovo ottimi servizi, puliti e moderni. Come piano B ha funzionato.
Un grazie particolare a Nicolò Melli che con il suo podcast c'ha tenuto compagnia.Dobbiamo passare per la val di susa e arrivano pessime notizie sulla situazione meteo.
Ma per fortuna passiamo sull'autostrada, mentre le strade sotto vengono chiuse dalla protezione civile. Alla fine ci è andata bene.
A parte gli ultimi km (200 in più di 4 ore) con un traffico mostruoso. Mentre camminavamo, l'orario di arrivo in hotel veniva spostato in avanti, nella previsione del navigatore. Si dopo parecchie ore non è piacevole. Il motivo sti francesi stavano raggiungendo il Lago di Serre-Ponçon (merd), pare meta abbastanza ambita. Effettivamente non è male.Per commentare, lanciare impropéri e spargere quel sano odio nella rete, usa Meta (Cosa, come, dove? Come dove, il socialino di Mark).
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